Pietro Verna

Pietro Verna

BIOGRAFIA


Pietro Verna nasce a Bari il 02/04/1986. Pugliese, vive attualmente ad Adelfia (BA). La sua formazione è quella di tipo tecnico. Nel 2005 si diploma come “Ragioniere e Perito Commerciale”, per laurearsi nel 2009 presso la Facoltà di “Scienze dell’Educazione e della Formazione” dell’Università degli Studi di Bari, discutendo una tesi dal titolo “Le figure femminili nei testi di Fabrizio De Andrè”. La sua formazione artistica prende piede dall’età di 15 anni, quando Pietro intraprende le prime lezioni di chitarra e di canto con differenti insegnanti, conosciuti nel panorama musicale italiano. Partecipa a diversi stage e master discografici e musicali con: Bungaro; Fabrizio Palma; Antonio Marangolo, Niccolò Fabi; Lena Biolcati; Michele Fischietti; Giò Di Tonno ed altri. Si addentra anche nel mondo del Musical, prendendo parte a varie produzioni realizzate da compagnie emergenti: Notre Dame De Paris; Pinocchio; Scritto su pietra. Fino all’età di 19 anni si esibisce, con svariate band, in locali della provincia, proponendo un repertorio che spazia dal rock, al rock and blues, al funky. Successivamente riconosce il valore e l’importanza della parte testuale, all’interno di una canzone, e avverte l’esigenza di abbandonare il gruppo, dedicando la propria attenzione a quella che viene definita “canzone d’autore”. Partecipa a diversi concorsi cantautorali, ottenendo spesso positivi riconoscimenti e soddisfacenti riscontri.  Pietro preferisce considerarsi un "artigiano" della musica e delle parole, piuttosto che un musicista o un cantautore.

OPERE


A piedi nudi

A quattro anni di distanza da Ritratti, album che ne segnava il debutto discografico, il giovane e talentuoso cantautore barese, Pietro Verna, torna con A piedi nudi. Il nuovo progetto, pubblicato il 4 novembre 2016 (e presentato il medesimo giorno presso il Teatro Forma di Bari), prodotto da Digressione Music di Molfetta (BA), e arrangiato da Giovanni Chiapparino, attiene – già dalla sua intitolazione – all’approccio concettuale maturato nella relativa realizzazione. I piedi spogli rimandano, inevitabilmente, a peculiarità ben definite, quali la tenacia, la responsabilità, il coraggio, la consapevolezza, la sensualità, il sacrificio, il rischio. La terra, come l’emozione, è fatta di sassi, asfalto caldo e spine che inducono agl’inciampi, ma è anche costellata di fiori, sabbia bagnata e silenzi che accarezzano. In questo progetto discografico c’è nudità e spessore, carne e poesia, semplicità e sinestesia. Storie di passione s’intrecciano a vite costrette ai margini; sfratti decisi dai capricci di un destino si mescolano ai racconti di un’attesa; la bellezza della punteggiatura convive con la narrazione di un pomeriggio insolito. Da un punto di vista musicale, atmosfere balcaniche si fondono con tanghi seducenti; melodie parigine si confondono con armonie orientali; non mancano, chiaramente, cenni e riferimenti al buon cantautorato italiano. Un viaggio nell’essenza, quindi: a piedi nudi e con la testa ai sogni.